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lunedì 1 dicembre 2008

VIAGGI EXTRACORPOREI (PROIEZIONI ASTRALI) DOMANDE FREQUENTI

In questa pagina troverete le domande più frequenti riguardo i viaggi extracorporei


Se avete delle domande in più da porre e che non avete trovato in questa pagina,  provvederò, se numerose, a mostrarvi subito le risposte; o rispondervi personalmente se il mio tempo lo permetterà. (cliccate qui)

 

-         E’ davvero cosi importante investire il mio tempo per poter uscire fuori dal corpo?

 

Dipende da quanto vuoi migliorarti: capire e conoscere te stesso e l’universo. È una facoltà e un metodo efficace e naturale, con cui noi stessi (quindi senza affidamento o fonti all’infuori di noi), possiamo conoscere esattamente chi siamo, da dove veniamo e perché siamo qui. Qual è quindi il nostro ruolo in questa vita!

 

Queste domande esistenziali portano a trovare ogni singola causa, conseguenza e leggi naturali che possono essere sfruttate e che devono essere sfruttate per ottenere armonia, miglioramento di ogni aspetto della vita e realizzazione dei nostri desideri!

 

E’ importante riuscire ad uscire fuori dal corpo, poiché questo comporta anche moltissimi benefici. (guarda pagina benefici cliccando qui).

 

 

-         Le esperienze fuori dal corpo cambiano le mie credenze?

 

Questo dipende da diversi fattori. Ad esempio da ciò che credevate prima di uscire fuori dal corpo, da ciò che vi è stato detto nel corso della vostra vita, e condividevate prima di quel momento.

 

Le esperienze fuori dal corpo che avrete, quindi: a volte possono cancellare delle credenze, parte di esse, o tutto. In altri casi possono rafforzare quelle che già avete e trasformarle in sapere.

 

Forse abbandonerete vecchi punti di vista e ne abbraccerete di nuovi. Dipende molto dall’individuo che vive l’esperienza. L’importante è non avere fretta e non essere orgogliosi con se stessi. Cosi facendo si possono cancellare i nostri limiti mentali e fisici potendo cosi avanzare. C’è tutto da guadagnare, e credenze e pregiudizi improduttivi da perdere!

 

In ogni caso il cambiamento e i cambiamenti che i viaggi extracorporei comportano sono sempre in positivo; poiché sono un mezzo naturale innato dell’evoluzione umana!

 

L’evoluzione è accrescimento di nuova vita, sviluppo di nuove funzioni e conoscenze. Quindi, come vedrete da voi: il cambiamento che sia grande o piccolo (dipende dal vostro impegno e volontà) è sempre positivo!

 

-         Le esperienze extracorporee possono essere dimostrate e provate scientificamente?

 

Purtroppo al momento, nonostante ricerche accurate di diversi e importanti istituti scientifici, non abbastanza influenti da divulgare l’importanza alle masse (Vedi: Monroe institute e Lucidity institute ; ed anche www.maharishi.it): solo chi riesce a mettere in pratica questa facoltà naturale può dimostrare, e prima di tutti a se stesso, che la coscienza è un fattore a se stante, indipendente dal corpo.

 

Purtroppo la scienza ufficiale, quella lineare (newtoniana), che è ancora il ramo principale della scienza, afferma che la coscienza è un derivato dell’attiva casuale dei neuroni del cervello: la considera quindi come una conseguenza, non come una causa prima. Ogni scoperta purtroppo, deve quindi combaciare con questo primo ed indiscutibile (secondo il loro archetipo di scienza) asserto, per essere accettata!

 

Capite quindi la difficoltà e l’impossibilità se non si cambia direzione di “veduta scientifica” che permetterebbe di dimostrare naturalmente questa facoltà e rendere ufficiale questa nostra capacità; in modo da farla conoscere in tutto il mondo senza sprechi di risorse, di tempo e fatiche.

 

Quando avverrà il cambiamento sarà naturalmente radicale: sarà con la meccanica quantistica o con una scienza nuova che tutto questo potrà divenire possibile!

 

E’ importante raggiungere una massa critica di persone che non fa più conclusioni convenienti ai loro tradizionali concetti o credenze, come purtroppo erigono la maggior parte degli scienziati (ma non tutti!) che optano soprattutto per i fondi (tra l’altro sempre più scarsi) per le ricerche ed il successo scientifico-intellettuale-economico. Invece di prediligere la vera e propria conoscenza scientifica a beneficio dell’umanità!!

 

Bisogna incoraggiare quelle persone, veri scienziati e cultori, che intendono indirizzare e porre il loro sguardo e la loro mente al di la delle apparenze: l’atteggiamento migliore e più giusto che un attendibile scienziato dovrebbe avere. In questo modo si può continuare a fare, e creare vera scienza: ossia una scienza che usi anche la co-scienza (un fattore non lineare che fa parte della natura!) nell’esperienza scientifica; senza separarla per comodità, come tutt’ora al giorno d’oggi purtroppo viene svolto.

 

-         Che cosa succede nel momento della separazione?

 

Per rispondere a questa domanda visualizzate la pagina dedicata alla descrizione dell’esperienza extracorporea: avrete cosi una visione generale di questo punto (clicca qui).

 

-         Che forma ha il corpo non fisico o spirituale? Come sarò una volta fuori? Che cosa mi accadrà?

 

Non accadrà assolutamente nulla che possa nuocervi! La forma del corpo non fisico la maggior parte delle volte assume la fisionomia identica o simile al corpo fisico dormiente.

 

Può assumere tuttavia, nel corso dell’esplorazione o subito dopo la separazione, altre forme più consone ed efficaci al momento esplorativo che si sta sperimentando.

 

Il corpo non fisico è il risultato della credenza che di lui avete. Quindi se consciamente o inconsciamente: perciò senza rendervene conto nell’ultimo caso, pensate di essere “voi fisicamente”! Allora la coscienza assumerà la vostra forma abituale!

 

Se invece vi renderete conto, sia prima che subito dopo la separazione, di essere molto di più del vostro corpo e di trovarvi fuori di esso (e con queste informazioni, se le condividete intuitivamente, già sarete propensi ad accettare il fatto), potrete assumere qualsiasi forma vogliate!

 

A volte sarà sferica, in altre avrete una forma indefinita che vi permette di poter vedere ed interagire a 360°. Certo, inizialmente potrebbe confondere un po’ J, ma poi ne riuscirete a vedere l’utilità, anche perché sarete voi a decidere e nessun’altro!

 

Potete trovarvi in due luoghi contemporaneamente; insomma: tutto ciò che penserete, verrà manifestato in voi e attraverso di voi; e senza alcuna conseguenza negativa. Si avanza e si conosce per migliorarsi.

 

-         Quanto tempo sarò fuori dal corpo?

 

Anche qui dipende da diversi fattori: l’orario in cui siete andati a dormire, e se lo siete andati di pomeriggio o notte; il vostro stato fisico del momento.

 

Comunque sia il rientro avviene sempre quando il cervello riassorbe la sostanza che produce e che permettere l’uscita fuori dal corpo. Risvegliandovi vi accorgerete che il tempo nella dimensione o dimensioni in cui andrete scorrerà diversamente; molto più velocemente a seconda “della regione” in cui sarete stati.

 

-         Se durante l’esplorazione extracorporea ho difficoltà di movimento e di interazione cosa devo fare?

 

Questo accade a causa di mancanza di consapevolezza: quindi richiamatela, acquisitela, pensandola intensamente, affermandola con parole (mentalmente) o come meglio vi riesce a seconda delle vostre attitudini più spiccate.

 

Vedrete che riuscirete subito ad interagire nuovamente (nel libro espongo i motivi e le tecniche per superare questi brevi momenti!).

 

-         Ho ancora i sensi fisici con me? Posso usarli?

 

Quando si è fuori dal corpo si dispone di tutti i sensi fisici! E nel caso in cui non ci si accorge di questo basta solo concentrasi su uno di essi; o su tutti.

 

In più si dispone anche di altri sensi a cui riuscirete a pensare (come ad esempio la vista a 360° come spiegato prima). Ricordate che ogni cosa si pensa compresi i sensi fisici si manifesta (consciamente ed inconsciamente, finché non si diventa pratici e quindi più consapevoli della propria osservazione).

 

-         Che cosa c’è nelle dimensioni in cui si viaggia?

 

Dipende dalla dimensione che si sta esplorando. La “più vicina” al nostro piano di esistenza apparirà come il duplicato parallelo del mondo fisico. Hanno però una vibrazione, “una velocità” molto più elevata della dimensione dove viviamo ora.

 

Per questo non possono essere viste, anche se sono qui ed ora sempre. Sono presenti tutte intorno e dentro di noi! Sono inscindibili e indispensabili l’una all’altra e tutte insieme formano l’universo interdimensionale in cui viviamo e da cui “siamo discesi”; spiegandolo romanticamente. Esso è quindi la natura, la realtà di tutti gli stati mentali di tutti gli esseri viventi che esistono.

 

Esse formano il mondo in cui viviamo. Volendo fare un esempio: uscendo fuori dal corpo e trovandosi nella dimensione più vicina al piano fisico, essa sarà esattamente o quasi identica (In quest’ultimo caso per via del vostro volere soggettivo) alla vostra camera o luogo in cui vi trovate a dormire; o ancora l’area a cui pensavate poco prima o in quel momento.


Più si viaggia e ci si allontana dal piano fisico più le dimensioni sono indefinite e difficoltose da raggiungere e da comprendere; soprattutto nelle prime visite. Li, ad esempio, i pensieri si aggrovigliano, si mescolano, tutto è più reattivo e veloce; ma ci si può arrivare ed interagire tranquillamente con l’esperienza, senza alcuna fretta.

 

Saranno più reattive al potere e l’influenza del pensiero che eserciterete su di esse. Si possono incontrare esseri viventi di diverso tipo, anche conoscenti che non vivono più nella dimensione fisica; soprattutto nelle dimensioni più vicine alla nostra.

 

Ambienti impressionanti, straordinari, quanto belli e fantastici, aspettano di essere visti ed esplorati! Si attraverseranno tunnel a volte, vortici che portano in altre dimensioni in sintonia con l’atteggiamento e consapevolezza interiore che avremo in quel momento: e quindi la nostra vibrazione; proprio come una calamita (il tunnel a volte può essere creato dalla vostra mente soggettivamente; è utile imparare a distaccarsi dalla mente e usare i sensi per “vedere” le dimensioni e il loro contenuto più vero, cosi da interagire in modo oggettivo).

 

Potrete scorgere comunque, anche se raro, una connessione che vi lega al vostro corpo dormiente. In più si ha la possibilità di poter osservare, dalle dimensioni superiori, il piano fisico (ma non potrete andare contro coscienza, non potrete interagire con esso, ed esso non influirà su di voi) se lo desiderate. Tutto questo e di più è quello che vi aspetterà nelle dimensioni! E niente di spiacevole potrà accadervi; bensì tutto il contrario!!

 

-         Come faccio a capire di trovarmi in una dimensione superiore o inferiore?

 

Ve ne accorgerete, anche in un secondo momento: una volta rientrati nel vostro corpo, se non riuscirete a capirlo nel corso dell’esplorazione. Quindi non vi preoccupate di questo.

 

Più la dimensione è superiore, e quindi veloce e reattiva al pensiero, più avrete un senso di connessione e amore verso tutto: vi sentirete più in pace. Viceversa se siete in una dimensione che ha una vibrazione o velocità inferiore.

 

Essendo la nostra dimensione abituale, quella con una densità maggiore rispetto a tutte le altre: una volta al di fuori del corpo ci sentiremo sempre e comunque più a contatto con la nostra vera natura!

 

Queste sono le sensazioni che vi faranno capire dove vi trovate, rispetto agli altri viaggi che avrete fatto o farete.

 

-         Se uscendo fuori dal corpo mi viene paura? Paura di non tornare ad esempio, che cosa mi succede?

 

Questo è innanzitutto comprensibile, soprattutto la prima o le prime volte che si riesce in questa facoltà.

 

Sappiate che, in ogni caso, quando si ha paura e non si riesce a controllarla, o eliminarla, si rientra automaticamente nel corpo; anche se a volte potrebbe forse capitarvi di essere in balia del panico per un po’.

 

Tornerete sempre nel corpo qualsiasi cosa succeda! J Anche se è comprensibile la profonda paura che alcuni potrebbero provare all’inizio. Lo spavento non avrà comunque la forza di sottomettervi per sempre.

 

Ricordate che la paura si può cancellare sempre ed in qualsiasi momento: rimanendo consapevoli, soprattutto del fatto che la coscienza e la vostra anima sono eterni. Energia: l’energia che non si crea ne si distrugge ma si trasforma; come spiega la scienza.

 

Non si può morire, essere uccisi; non vi verrà arrecato alcun male. Quindipensate, affermate, affrontate e siate coraggiosi: queste sono le chiavi per aprire le porte dell’esplorazione!

 

-         Quanto tempo ci vuole per praticare un’esperienza extracorporea?

 

Il tempo per poter mettere in pratica un’esperienza extracorporea è diverso a seconda della persona (ha a che vedere con il suo livello di consapevolezza, in rapporto, e al riguardo della vita e della natura).

 

Può accadere anche il giorno seguente! Dopo aver finito di leggere il mio libro ad esempio; o un libro che tratta l’argomento! Mettendo rettamente in pratica ogni passoovviamente! Forse perché vi serviva solo un po’ di fiducia: una piccola spinta, se già vi accadevano “quelle cose strane” J che riguardano gli stadi del fenomeno! Questo è più che probabile!!

 

Oppure una settimana o due, come accadrà più spesso. Tre settimane, o due o tre mesi.

 

Un anno o mai invece, se non c’è purezza di intenti e volontà di riuscire; o ancora inaccettazione e impreparazione dei punti di cui ho scritto.

 

Una condizione necessaria per praticare i viaggi extracorporei  è la purezza di intenti: focalizzare ogni passo senza avere nella mente un secondo fine o ansia per motivi esterni. Bisogna mantenere un unione e un atteggiamento coerente con il volere più profondo (lo spirito): detenere una “coscienza pulita”, come si sente dire spesso, anche se è inesatto proferire in questo modo.

 

La coscienza è sempre pulita! J Il nostro è un dire. Il fatto è che bisogna allineare la personalità, l’ego, alla coscienza: ossia unirli momentaneamente e ogni volta sempre di più.

 

Il risultato è essere vicini ed ascoltare “quella voce interiore” dentro di noi, che ci guarda e osserva sempre senza giudicarci: la coscienza-spirito; che si “allontana” da noi invece, quando non gli “prestiamo ascolto”. Perché è lei che decide e che esce fuori dal corpo, sotto nostro comando; detto in poche parole. Quindi “trascina con se” la nostra personalità: per aiutarla, migliorarla, sradicare i suoi limiti, fino a fondersi con essa in una cosa sola. Questo è il risultato ultimo a cui porta l’uscire fuori dal corpo! Ed è un immenso risultato!!

 

Fatto importantissimo: bisogna mettete in pratica ogni passo descritto nel mio libro, o nei libri che trattano l’argomento! Ripeto, è importante che voi mettiate in pratica, non basterà leggere il libro come fosse una rivista o un romanzo. E’ un manuale e va quindi messo in pratica: per la riuscita, la comprensione e la crescita di questa nostra capacità naturale.

 

-         Si possono usare sostanze chimiche o naturali per indurre un’esperienza extracorporea?

 

Non lo consiglio. Comunque si può: esse sono il DMT, o sostanze presenti in alcuni frutti esotici (come l’Ayauasca) o funghi.

 

Sono in grado di stimolare le aree del cervello e le ghiandole che permettono il verificarsi del fenomeno, ma nella maggior parte dei casi portano ad allucinazioni o sogni lucidi che vengono scambiati per viaggi extracorporei!

 

Alcuni scienziati, come anche gli sciamani del passato, riescono, conoscendo i dosaggi e le quantità giuste, a mettere in pratica nel corpo la razione necessaria allo sviluppo dell’esperienza extracorporea.

 

Io sconsiglio l’uso di queste sostanze, soprattutto se non si conoscono (gli sciamani le tramando da millenni ad esempio: hanno nozioni delle dosi e gli elementi; sanno perciò quello che fanno), perché potrebbero stordire un po’, avere effetti collaterali, come ogni medicina; ed è quindi preferibile non usarle!

 

Ritengo, come spiego più volte nel mio libro, che è più opportuno non separare da noi stessi una funzione che possiamo benissimo svolgere da soli! Senza sostanze o eccessiva tecnologia moderna; ma solo con la tecnologia della nostra mente: lo strumento più efficace e naturale che tutti possediamo!!



 

-         Bisogna fare una dieta particolare per poter riuscire ad avere un’esperienza extracorporea?

 

No, l’importante è non esagerare con l’assunzione di cibo, soprattutto poco prima di voler sperimentare un’esperienza di questo tipo. E’ fondamentale non abbuffarsi più del necessario, e non solo per quanto riguarda i viaggi extracorporei ovviamente: poiché questo è raccomandato per ogni aspetto della vita. Mangiate finche volete, secondo quanto richiede il vostro corpo: imparate ad ascoltarlo; perciò non esagerate (l’esagerazione è indice di mancanze e dipendenze. Quindi è la disarmonia che non vi permetterà, nella maggior parte dei casi, di avere un’esperienza extracorporea).

 

Ovviamente se siete abituati a bere molto caffè o thè (o molto vino), o liquidi in cui è presente caffeina, non riuscirete a dormire trovando il rilassamento necessario; ma anche dormire con naturalità per altro! Per cui figurarsi di ottenere un esperienza extracorporea! Siate quindi equilibrati nell’assumere cibo e liquidi. Mangiate ciò che volete, anche perché è soprattutto la vostra mente e la vostra volontà e pace interiore che vi permetterà di realizzare viaggi extracorporei!!

 

Comunque c’è del cibo più indicato: quello della dieta mediterranea è consigliato; cosi come bere molto è fondamentale e più indicato. Anche in questo caso, non solo per quanto riguarda i viaggi extracorporei; ma anche e naturalmente per il benessere dell’organismo.

-         Che cosa ha a che vedere la Fisica Quantistica con i viaggi extracorporei?

 

Il comportamento di un essere vivente fuori dal corpo segue le leggi della meccanica quantistica: ossia delle particelle, dei quanti di energia.

 

Proprio come le particelle infatti, il viaggiatore può essere in un luogo, e nell’istante dopo in un altro, o ancora essere in due luoghi simultaneamente.

 

L’esploratore si comporta esattamente come “l’osservatore” in meccanica quantistica, che è diverso dalla fisica tradizionale: in quanto è colui che collassa la funzione d’onda in particella, e quindi manifesta la realtà attivamente; invece di essere uno spettatore passivo.

 

in conclusione si è come una particella ed un osservatore unitamente, contemporaneamente. E’ quindi un’esperienza grandissima e di immenso potere!!

 

In conclusione, questa è la nuova e ancora giovane scienza che forse non basterà a spiegare ufficialmente questo fenomeno naturale, questa nostra facoltà. Tuttavia potrebbe, cosi da cambiare la visione del mondo, dell’universo e della vita di tutti noi!

 

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